Una lunga camminata per raggiungere una dei più bei salti d’acqua della Laga, sono infatti non pochi i chilometri da
percorrere lungo la strada forestale che attraversa il Bosco Martese sino ad imboccare il sentiero che si inerpica per
raggiungere l’alveo che accoglie la splendida cascata.
Anche se con il modico pedaggio di pochi euro si potrebbe percorrere la strada forestale in auto accorciando di molto
il cammino, avviandosi di buon mattino conviene percorrere a piedi il lungo avvicinamento su percorso pianeggiante,
attraversando uno dopo l’altro numerosi fossi, ciascuno con il proprio rivolo d’acqua che precipita verso il fondo valle
dove scorre il Rio della Valle Castellana.
In fondo è solo andando ad un ritmo lento che si possono cogliere appieno i tanti spunti di interesse che offre questo
angolo della Laga con i suoi suoni ed i colori, le figure scolpite nelle rocce d’arenaria e le sensazioni olfattive che
rimanda il sottobosco che qui è perennemente umido. La strada poi attraversa ambienti di alto valore botanico in particolare
per la presenza di un vasto bosco di rari abeti bianchi, sempre accompagnati dalla presenza di corsi d’acqua che caratterizzano l’intera escursione.
Superato un piccolo rifugio in pietra la strada brecciata si insinua con una serie di curve verso il fosso principale e
termina in uno slargo da cui inizia il sentiero che, con salita decisa ed attraversando ruscelli ora più importanti, in
poco più di mezz’ora conduce all’ampio anfiteatro che accoglie una delle più belle attrazioni naturali di queste montagne.
Guadando qualche torrentello e facendosi largo tra la rigogliosa vegetazione si raggiunge la vasta placca di roccia
prospicente il salto d’acqua dove oltre al frastuono si viene investiti, se la portata è quella giusta, da folate d’acqua
vaporizzata che tutto sommato fanno piacere dopo il lungo cammino.